Guida per genitori

Cos'è l'autismo?
L'Autismo è un disturbo neurobiologico delle funzioni cerebrali, caratterizzato da un disturbo della comunicazione e della relazione, cognitivo ed emozionale.
Colpisce una percentuale in progressiva crescita che varia a seconda delle popolazioni con punte di 1 su cento dei bambini, prevalentemente maschi. 
Più precisamente si dovrebbe parlare di Disturbi dello spettro dell'autismo (DSA o ASDs, Autistic Spectrum Disorders). Rientra nei disturbi pervasivi dello sviluppo, dove rientrano, fra le varie forme, anche la sindrome di Asperger, la sindrome di Rett e il Disturbo disintegrativo dell'infanzia (Wikipedia)

Le cause
Attualmente sono sconosciute. Tra le ipotesi più accreditate vi sono quelle genetico/cerebrali, neurologiche e ambientali. Non si esclude, per alcuni casi, l'incidenza di sbilanciamento del sistema immunitario per l'uso dei vaccini.

L'Autismo è trattabile
Diffidate di coloro che sottovalutano il problema (alcuni pediatri, amici, parenti ecc) e anche di coloro che eliminano speranze di trattabilità.
La trattabilità significa un netto miglioramento delle capacità di comunicazione e di relazione del bambino, che, talvolta possono essere prossime alla guarigione.
Spesso, il successo della trattabilità è dato essenzialmente dalla precocità di intervento con terapia comportamentale.

Intervento precoce
I primi nemici dell'intervento precoce sono:
   - talvolta i pediatri e le strutture sanitarie
   - parenti e amici
   - i genitori stessi.

Fare una diagnosi precisa, puntuale, chiamando l'autismo per nome è fondamentale per una trattabilità efficace.
L'autismo non è una colpa ma un'oppurtunità.
Purtroppo attorno all'autismo vige un problema culturale; il contesto tende ad affrontare superficialmente o a minimizzare la malattia.
La precocità di intervento dovrebbe iniziare entro i due/tre anni di vita.

Progetti terapici e Terapie comportamentali
L’intervento per un individuo autistico che sia maggiormente in grado di ridurre l’impatto della sua disabilità sulla futura qualità di vita personale e della comunità sociale di cui è partecipe (la famiglia, la scuola, il posto di lavoro) deve essere fatto con un progetto, estremamente pratico e sinergico, con la partecipazione di tutti gli "attori" attorno all'individuo autistico, con un approccio evolutivo-comportamentale.
Tra gli approcci comportamentali segnaliamo il TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children) e ABA (Analisi Comportamentale Applicata - ABA – Applied Behaviour Analysis).
   - Avendo l'accortezza di generalizzare gli step (ecco perchè è importante il coinvolgimento sinergico di tutti gli "attori").
   - L'intervento terapico comportamentale deve essere di almeno 20-25 ore settimanali (al di sotto è inefficace)
   - In ultimo è fondamentale affidarsi ad esperti qualificati per qualsiasi intervento comportamentale.

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